SAI RICONOSCERE UNA PERSONA CHE MENTE..?

giovedì 21 aprile 2011

MENZOGNE E SEGRETI


Un’ultima distinzione da affrontare è quella fra menzogna e segreto.
Entrambe queste situazioni hanno a che fare con l’occultamento intenzionale di informazioni.
In realtà sia chi tiene un segreto, sia chi dice una bugia, non rileva in modo intenzionale una informazione.
Pur  tuttavia sappiamo tutti che, un conto è tenere un segreto e un conto è dire una menzogna.
 Dove sta la differenza fra questi due processi comunicativi?
In linea di principio, il segreto è una conoscenza che (James Bond) non intende far sapere a (Gheddafi)  poiché si sente in diritto di non fargliela sapere. Tale diritto concerne soprattutto certi ambiti della propria vita personale( come la privacy e il diritto di difesa) e sociale ( come il segreto professionale o il segreto di stato).
Tuttavia, il diritto a tenere un segreto entra in competizione con il diritto a sapere da parte dell’interlocutore.
Per esempio il giudice ha il diritto di sciogliere il segreto professionale in udienze riservate e nei casi previsti dalla legge.
In questa prospettiva il segreto è il risultato di un processo di negoziazione fra il diritto a tacere di un testimone e il diritto a conoscere del giudice.
Di conseguenza, il segreto può diventare una menzogna quando il testimone non ha diritto di tacere e il giudice ha il diritto a conoscere.
In tal caso, il segreto si trasforma in omissione di informazioni, che è un classico  esempio di inganno e menzogna.
Le proprietà essenziali dell’atto di mentire sono tre:
a.       la falsità del contenuto di quanto viene comunicato in modo linguistico o extralinguistico;
b.      la consapevolezza di tale falsità;
c.       l’intenzione di ingannare il destinatario
L’intenzione di ingannare consiste nel fare in modo che il destinatario creda a ciò che il parlante sa di non essere vero.
a.       AA inganna BB dicendo l’enunciato π soltanto sé….
b.      AA conosce che π è falso (e che non π è BB a condividere e a credere che π è vero)
c.       AA intende ingannare BB
La menzogna è un atto comunicativo consapevole.
In noi, esseri umani una menzogna inconsapevole non esiste.
Occorre che il mentitore comunichi all’interlocutore una conoscenza “non vera
Ciò avviene solamente in due casi:
a.       far credere il falso
b.      non far credere il vero

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