SAI RICONOSCERE UNA PERSONA CHE MENTE..?

martedì 10 maggio 2011

LA TELA DI RAGNO DELLE MENZOGNE


Le  varie forme di menzogna finora considerate pongono in evidenza che falsità e verità vanno a braccetto e che non occorre dire il falso per ingannare.
Amava ripetere Montaigne " la verita e la menzogna hanno volti conformi,portamento, gusto e andatura simili, e noi le guardiamo con il medesimo occhio".
A livello di interazione e sul piano della comunicazione questa condizione è resa possibile dalla grande flessibilità e malleabilità del significato. Nel medesimo tempo infatti, esso è caratterizzato da aspetti di prevedibilità (che assicurano la stabilità semantica degli enunciati) e da aspetti di imprevedibilità (che sono fonte di innovazione, di ignoto e di negoziazione). Il significato non è l’ovvio né lo scontato, anche se vi sono aspetti automatici nella comunicazione umana, ma lascia notevoli margini all’implicito e al sottointeso, al vago e all’indeterminato, oltre che all’imprevisto.  Di conseguenza le persone possono fare ricorso a un ampio spettro di modalità indirette e implicite per comunicare e trasmettere ciò che vogliono dire attraverso l’opacità comunicativa, ossia la copertura delle proprie intenzioni.
In base a queste possibilità i mentitori hanno a disposizione molti strumenti comunicativi per ingannare i propri interlocutori.
Essi possono far ricorso :
Insinuazioni:che consistono nel far  inferire  una valutazione negativa da parte  dell’interlocutore qualcun altro.
Calunnie: sono menzogne caratterizzate da una valutazione negativa della vittima in modo da compromettere la reputazione.
Allusioni: che consistono nel far riferimento a qualche conoscenza che l’interlocutore già possiede, senza tuttavia nominarla.
Mezze verità: in cui si tratta di accennare soltanto ai fatti lasciando che il destinatario completi la situazione.
Confusione: in cui i messaggi risultano essere contraddittori e privi di connessioni logiche coerenti.
Mistificazione: è una situazione in cui chi  è in una posizione di potere attribuisce a chi è in una condizione di subordinazione intenzioni,sentimenti,desideri e convinzioni, tutte attribuzioni false.

Nessun commento:

Posta un commento