SAI RICONOSCERE UNA PERSONA CHE MENTE..?

martedì 26 luglio 2011

PARTE SECONDA

Basi neuroanatomiche delle emozioni:
Sistema Limbico
In passato le basi neuroanatomiche delle emozioni facevano riferimento al concetto di sistema limbico, un circuito incentrato soprattutto sull’ippocampo e sulle sue connessioni con l’ipotalamo. Una visione più moderna di questo circuito include anche l’amigdala e la corteccia prefrontale.
Inoltre, la teoria del sistema limbico implicava che le stesse strutture cerebrali fossero coinvolte in tutte le emozioni e che esistesse una separazione fra sistema cognitivo e sistema emozionale.
Entrambe queste ipotesi non sono più sostenibili in base alle conoscenze attuali.

Circuiti cerebrali delle emozioni
L’ippocampo, l’amigdala e la corteccia prefrontale sono strutture in connessione con l’ipotalamo.
I nuclei mammillari dell’ipotalamo sono in comunicazione con la porzione anteriore del talamo che a sua volta è connesso alla corteccia cingolata.
Le connessioni che dal cingolo raggiungono e mettono in connessione ippocampo, amigdala e corteccia prefrontale completano il circuito.
Sebbene l’intero circuito sia importante  per il comportamento emozionale,  l’amigdala e la corteccia prefrontale rivestono un ruolo fondamentale nel processo di comprensione ed interpretazione della natura delle esperienze emozionali.


Emozioni: strutture cerebrali coinvolte
E’ possibile affermare che un sistema multiplo di strutture cerebrali, sia corticale che sottocorticale, contribuisca all’esperienza di un’emozione.
Ciascun area cerebrale coinvolta risulta, però, svolgere un ruolo diverso ed apportare un contributo specifico all’elaborazione dello stimolo emotigeno.
Le aree che risultano particolarmente attive nel processo di elaborazione emozionale sono:
•        Ipotalamo
•        Amigdala
•        Corteccia Prefrontale Mediale
•        Corteccia Cingolata Anteriore
•        Insula

Ipotalamo
L’ipotalamo è responsabile dell’attivazione delle risposte vegetative  dell’organismo in relazione a stimoli emotigeni.
Tali risposte consistono in variazioni a carico di diversi indici fisiologici:
•       frequenza cardiaca                                              
•        temperatura corporea
•        pressione arteriosa
•        sudorazione                             
•        ritmo respiratorio
•        contrazione gastrica
Tali variazioni sono indotte dall’attività noradrenergica del sistema simpatico e dalla risposta del sistema colinergico parasimpatico.

 
Amigdala
La principale regione cerebrale implicata nell’elaborazione delle emozioni è l’amigdala, struttura collocata all’interno della porzione mediale del lobo temporale, adiacente all’ippocampo, con la corteccia prefrontale posta immediatamente anteriormente.

 
L’amigdala è costituita da tre  nuclei principali: basolaterale, corticomediale e centrale.
Raggiungono l’amigdala fasci di fibre provenienti da tutti i lobi cerebrali, dalle vie sensoriali e dall’ippocampo. Le diverse stazioni di afferenza sono riccamente interconnesse tra loro.

Partono dall’amigdala vie per l’ipotalamo (via amigdalofughe e stria teminale), che garantiscono la risposta vegetativa, vie per il grigio acqueduttale che garantiscono la reazione comportamentale e vie per la corteccia che consentono l’elaborazione, il controllo ed il riconoscimento emozionale.


lunedì 11 luglio 2011

I SISTEMI PER CATTURARE INDIZI MENZOGNERI

 Gli essere umani comunque sono interessati a scoprire i bugiardi.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo a disposizione tre sistemi principali:
                        osservare i comportamenti 
                        non verbali del mentitore 

  • 1.       movimenti che fa
  • 2.       espressioni facciali
  • 3.       tono della voce
  • 4.       ritmo del parlato
  • 5.       analisi del discorso menzognero
 
misurare le variazione fisiologhe del mentitore
  •        1.       poligrafo


GLI INDIZI NON VERBALI DEL SMASCHERAMENTO

Gli indizi non verbali che accompagnano la comunicazione menzognera sono molto numerosi e di diversa natura.
Il principio di base a cui attenersi è:
INDIVIDUARE E VERIFICARE IL PROFILO DELLE DIFFERENZE NON VERBALI DELL'INDIVIDUO
Cioè scoprire ciò che manifesta il parlante  nella situazione in cui mente rispetto al profilo dei comportamenti non verbali  in una situazione normale di comunicazione standard.
La valutazione degli indizi menzogneri non funziona in modo assoluto, ma funziona in modo relativo attraverso un processo di comparazione fra la comunicazione menzognera e la comunicazione veritiera.
Occorre inoltre che il destinatario della comunicazione menzognera riesca a essere un sensibile e acuto osservatore . Quasi sempre il destinatario ha a sua disposizione alcuni minuti e non ore per scoprire se l'altro sta mentendo in quel momento.
Sulla scorta di esperienze personali acquisite nel campo investigativo e dei risultati di numerose ricerche le aree dei comportamenti non verbali  a cui si deve prestare più attenzione per individuare le menzogne sono queste:
  • Riduzione dei gesti illustratori delle mani : essi accompagnano l'azione del parlare; variano di forma, per estensione spaziale e per durata, di norma sono in stretta relazione con quanto si dice con le parole.
  • Riduzione dei movimenti delle mani e delle dita senza muovere le braccia.
  • Aumento della frequenza e della durata delle pause piene: pause riempite con vocalizzi tipo mhm,ehm,uhm,ah ecc.
  • Aumento del periodo di latenza nelle risposte: riguarda l'intervallo di tempo che intercorre fra la domanda posta e la risposta fornita dal bugiardo.
  • Aumento del tono di voce: il tono diventa più acuto. Spesso si assiste anche a una sensibile riduzione degli ammiccamenti, dei movimenti delle gambe e dei piedi e della  velocità del parlato, per contro  si osserva un aumento dei fenomeni di  disfluenza come inceppamenti, ripetizione delle parole, interruzioni di parole.
La variazione di questi comportamenti non verbali è stata interpretata dalla maggioranza degli studiosi mondiali come  essa sia dovuta nell'impegno cognitivo implicato sopratutto quando si è in presenza di una menzogna ad alto rischio sia nell'esigenza del parlante apparire credibile agli occhi del ricevente.
ANALISI DI CONTENUTI VERBALI DELLE MENZOGNE
 L'analisi di accertamento di una menzogna consiste nel valutare i contenuti verbali delle dichiarazioni fatte dal parlante. L'obiettivo di tale analisi è di riuscire a distinguere gli enunciati falsi da quelli veri.
Il punto di partenza è dato dalla cosiddetta ipotesi Undeutsch.
Questo psicologo tedesco alla fine degli anni '70 verifico che gli enunciati prodotti in base al ricordo di un evento realmente accaduto differiscono in termini di contenuto e di qualità dagli enunciati basati sulla fantasia o sull'invenzione.
I principali strumenti diagnostici sono:
CRITERIAL BASED CONTENT ANALYSIS Cbca: analisi del contenuto basata su criteri.
STATEMENT VALIDY ASSESSMENT Sva: valutazione sulla validità delle dichiarazioni.
REALITY MONITORING Mr: controllo della realtà.