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martedì 18 ottobre 2011

INVESTIGATORE PSICOLOGICO parte prima


La psicologia oggi si trova a occupare un posto di rilievo nelle indagini criminalistiche.
La logica delle indagini psicologiche è legata alle numerose e complesse attività che si usano per investigare la soggettività di ogni essere umano servendosi di un approccio multidimensionale che comprende il colloquio clinico, la psicodiagnostica,l’anamnesi psicologica e psicopatologia. Da qui nasce la figura dell’investigatore psicologico.
Tecniche d’interrogatorio, attendibilità della testimonianza, tecniche di confronto, tecniche di negoziazione, autopsia psicologica, profili e psicobiografie sono le attività che svolge l’investigatore psicologico, il quale sempre più spesso è chiamato a dare  il suo contributo all’indagine criminalistica sugli aspetti dell’azione non rilevabili fisicamente e  che caratterizzano la scena di un delitto, soprattutto quando come appare e non nasconde motivo apertamente patologico nella sua dinamica nonché nella sua formazione.
L’investigatore psicologico, sulla scena del crimine si occupa di investigare e ricercare quei segni che proprio come i sintomi di una malattia, possono essere caratteristici.

TUTTO HA UN SIGNIFICATO

Conscio, ma soprattutto, l'inconscio, oggetti, cose, luoghi, persone, comportamenti, linguaggio, servono a DECODIFICARE un profilo, un movente, per individuare un colpevole o un innocente

NON È DETTO CHE QUELLO CHE NON C’E’ NON SI VEDA

La vera arma dell'investigatore psicologico, quella che davvero fa la differenza tra gli uomini è la comunicazione: il saper comunicare.
L’investigatore psicologico, esamina l’effetto del linguaggio sulla nostra programmazione mentale e sulle altre funzioni del nostro sistema nervoso. Si interessa di come la nostra programmazione mentale e di come il sistema nervoso plasmano e influenzano il linguaggio e i modelli linguistici. L’essenza dell’investigatore psicologico  è il funzionamento del nostro sistema nervoso (“neuro”), intimamente legato alla nostra capacità di produrre il linguaggio (“linguistica”). Le strategie ( i “programmi”) attraverso cui organizziamo e guidiamo il nostro comportamento sono formate da schemi neurologici e verbali.
Le parole pronunciate sono i simboli dell’esperienza mentale e le parole scritte sono i simboli delle parole pronunciate. Gli uomini non si esprimono tutti con gli stessi suoni, così come non hanno tutti la stessa grafia, ma le esperienze mentali rappresentate simbolicamente da questi suoni sono uguali per tutti, come le cose di cui esse costituiscono le immagini.
L’investigatore psicologico sostiene che tutti noi abbiamo la nostra personale visione del mondo e che questa visione  è basata  sulle proprie mappe interne , che abbiamo costruito attraverso il linguaggio e i sistemi rappresentazionali sensoriali, come risultato delle esperienze della nostra vita individuale. Sono queste mappe “neurolinguistiche” che determinano il modo in cui  noi interpretiamo il mondo circostante e reagiamo ad esso, ed il modo in cui attribuiamo un significato ai nostri comportamenti e alle nostre esperienze, più che alla realtà in se stessa.

TUTTO E’ SIGNIFICATO
TUTTO DA SIGNIFICATO


Quindi, l'investigatore psicologico sulla scena del crimine si occupa di “investigare” e ricercare quei segni  che proprio come i sintomi di una malattia, possono essere caratteristici di uno specifico modo di agire. Il corpus scientifico che va sotto il nome di psicologia, unitamente alla Criminalistica e alle Scienze Forensi, all’ordine legislativo, alla criminologia dà vita a quella che oggi viene definita Psicologia Investigativa.
L’attività dell’investigatore psicologico è  per sua natura una scienza multidimensionale non appartenente
al corpus delle scienze esatte, poiché raccoglie numerosi orientamenti dottrinali rivolti allo studio, all’indagine e alla descrizione dello sviluppo e dell’evoluzione dell’essere umano, sia negli aspetti definiti sani sia in quelli “patologici” del suo sentire e del suo agire.
Dalla fine dell’800, si sono sviluppate diverse teorie della personalità ,la domanda spontanea che ci dobbiamo fare è capire quale di queste risulta più efficace e quindi va utilizzata come modello di riferimento ermeneutico nell’attività di investigazione del crimine.
La diversità del materiale e delle fonti disponibili non può essere letta attraverso un’unica ottica, ma va presa in considerazione la possibilità di rivolgersi a più inquadramenti teorici contemporaneamente, operando cioè una letteratura diversificata.

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