Esistono diverse teorie
psicologiche, ciascuna delle quali è fondata su presupposti profondamente
diversi.
Quella freudiana suggerisce che è
possibile avere accesso al materiale relativo all’infanzia del soggetto in
esame;
la Psicologia dell’Io invece
descrive la struttura della personalità attraverso le modalità di adattamento e
le difese messe in atto, proprio dall’Io;
mentre la Psicologia Analitica
fornisce uno spunto di riflessione profonda nei casi in cui il procedere oscuro
dell’ “umano agire” mostra caratteristiche marcatamente psicologiche, a prima
vista non comprensibili, caratterizzate a volte da una ritualità lontana dai
comportamenti e dalle norme comunemente condivise.
La domanda è come possiamo
utilizzare armonicamente queste teorie?
Quello che può sembrare “impossibile”
sul piano teorico, diventa attuabile nella pratica attraverso una disposizione
di ascolto multiplo, che Ellemberger (1972) suggerisce nei principi
fondamentali:
- non dare mai niente per scontato;
- verificare tutto
- ricollocare ogni cosa nel suo contesto;
- tracciare una linea netta di demarcazione tra i fatti e la loro interpretazione;
- capacità di sintetizzare e comporre un unico quadro di tutti i pezzi messi insieme
Questi principi si applicano alla
metodologia di “indagine dei fatti” operata dall’investigatore psicologico
impegnato nell’attività vere e proprie della criminalistica.
E’ opportuno quindi, che
l’investigatore psicologico nell’ambito dell’attività investigativa, verifichi
necessariamente la correlazione tra i “fatti”
e l’“interpretazione della realtà1”.
Fatti che sono raccontati sulla
base della consapevolezza degli attori che passano attraverso una vera e
propria realizzazione della
ri-costruzione degli eventi
raccolti, compresi e razionalizzati che appartengono alla scena in modo disordinato e scomposto, distratto e confuso, sparsi e indiscreti e a
volte anche persi nella memoria .
Sottolineando così l’assenza di
contraddizioni tra le diverse parti del
suo lavoro e della effettiva realtà delle osservazioni effettuate come una
massiccia opera architettonica che non possa essere demolita alle scosse di un
terremoto.
In tutto questo contesto,
l’investigatore psicologico deve avvalersi degli strumenti che sono
riconosciuti dalla comunità scientifica, con la possibilità di realizzare un consenso sulla valutazione da lui espressa
sul lavoro di indagine compiuto.
Oggi il ruolo dell’investigatore
psicologico è stabilito dalla legge 7 dicembre del 2000,
n°397, con cui è chiamato a evidenziare nel corso della sua indagine
psicologica, la ricerca di una “verità soggettiva” ossia del vissuto
psicologico dell’individuo, della sua verità e più esattamente, del suo modo di
percepire, di sentire e vivere
determinate esperienze. Oggi a questo compito si aggiunge quello di indagare
e valutare anche la verità “ storica” relativa ai fatti oggetto di indagine
operando a stretto contatto con quello che è l’investigatore tradizionale.
In questo modo l’investigatore
psicologico assume a pieno titolo la cittadinanza nelle scienze forensi e
partecipa attivamente alla raccolta delle fonti di prova e viene ufficializzata
la sua presenza sulla scena del crimine come parte attiva, come osservatore
delle risultanze comportamentali sia come ricostruttore dell’evento criminoso,
le quali sono proprie della scienza criminalistica relativa alla Polizia
Scientifica.
Il contributo che l’investigatore
psicologico fornisce all’attività investigativa è quello si sostenere la
criminalistica e le operazioni di reperimento,valutazione e utilizzazione delle
informazioni che l’investigatore raccoglie in modo da renderle più efficaci ai
fini della risoluzione delle indagini.
Il nuovo ruolo in cui
l’investigatore psicologico si viene a trovare lo conduce ad operare in
contesti simili alla criminalistica e alla criminologia, ma con procedure più
avanzate. L’investigatore psicologico sulla scena del crimine diventa oggi un
supporto innegabile ai fini di una rapida e corretta risoluzione del caso.
1La realtà di ognuno
di noi è una realtà vera…ma virtuale, non reale ma questo lo affronteremo nel
capitolo successivo quando affronteremo l’argomento “la mappa non è il
territorio”
A proposito....guardate come era diligente l'investigatore psicologico fin da cucciolo....
A proposito....guardate come era diligente l'investigatore psicologico fin da cucciolo....
Nessun commento:
Posta un commento