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giovedì 19 luglio 2012

DISTURBI MENTALI E CRIMINALITA ’

CAPITOLO QUINTO

-   Per anni si è ritenuto che malattia mentale e criminalità fossero  indissolubilmente legati
-   In realtà numerosi studi hanno confermato che la maggior parte dei criminali non presenta alcun disturbo mentale
-   La patologia psichica, semmai, può rendere i soggetti più vulnerabili


 INFERMITA’, MALATTIA E IMPUTABILITA’





 Infermità e malattia:

-   Il codice penale parla solo di infermità totale o parziale di mente
    (rispettivamente artt. 88 e 89)  
-   In realtà la nozione di infermità è più ampia di quella di malattia
-   Una malattia è certamente un’infermità, ma non viceversa
-   La  definizione medico –  legale di malattia prevede:
a)   Abnormità rispetto ad una media statistica
b)  Dinamicità
c)  Presenza di intervento sanitario
d) Presenza di disturbi funzionali e apprezzabili

-   Nella categoria della malattia rientrano:

a)  Alterazioni psichiche dovute ad eziologia morbosa e organica
b) Schizofrenia
c)  Disturbi maggiori dell’umore
d) Disturbi psichici più gravi che sconvolgono la vita quotidiana

-   Nella categoria di malattia NON rientrano invece:

a)  Disposizioni abnormi delle facoltà intellettive di lieve entità
 b) Disturbi della personalità
c)  Parafilie
d) Reazioni psicogene
e)  Disturbi d’ansia, somatoformi e dissociativi



Imputabilità:

-   Inizialmente si tendeva a considerare il malato di mente sempre e
    comunque non imputabile 
-   Ciò derivava da una concezione fortemente patologica e debilitante dei
    disturbi mentali
-   Con l’evolversi della psichiatria moderna (anche grazie all’antipsichiatria)
     è cambiata sia la concezione di malattia mentale, sia quella
     dell’imputabilità del malato  
-   Oggi si evita sempre di considerare non imputabile a priori un malato di
     mente, ma si tende a valutare approfonditamente ogni singolo caso

BREVE STORIA DELLA PSICHIATRIA



-   Fino all’illuminismo la malattia mentale era considerata “demoniaca”:
    il malato era un invasato, posseduto dal demonio

Settecento:
-   Comincia una lenta evoluzione nel trattamento dei malati mentali
-   Gli ospedali si umanizzano così come le terapie

Ottocento:
-   Nell’Ottocento si comincia a studiare scientificamente i disturbi mentali
-   La psichiatria diventa gradualmente una scienza autonoma
-   Forte influenza della neurologia e della psicoanalisi

Novecento:
-   Si cominciano a creare quadri nosografici sempre più articolati
-   Il trattamento è comunque considerato come custodia e i malati come
    alienati
-   Nella seconda metà del secolo si assiste invece ad un rapido  
    cambiamento che comporta una netta umanizzazione del trattamento 
     psichiatrico
-   In Italia nel 1978 viene approvata la legge 180 (legge Basaglia), che chiude
    definitivamente i manicomi


PSICOSI A BASE SOMATICA

Psicosi organiche:
-   Sono dovute ad affezioni sistemiche con interessamento cerebrale (disfunzioni endocrine, del metabolismo, ecc) o diretta localizzazione encefalica (tumori, ascessi, encefaliti, ecc)
-   Sono poco interessanti in campo criminologico



Psicosi tossiche:
-   Dovute ad abuso di alcool, sostanze stupefacenti e farmaci
-   Particolarmente interessanti in campo criminologico per i frequenti delitti commessi in stato di ubriachezza



PSICOSI FUNZIONALI 


Schizofrenia:
-   Malattia mentale che compromette in maniera più grave il funzionamento psichico di un individuo
-   Comporta una dissociazione del pensiero e della personalità e un distacco
dalla realtà
-   Secondo il DSM –  IV –  TR per porre diagnosi di schizofrenia si devono presentare i seguenti sintomi per almeno 6 mesi:
a)  Deliri bizzarri, non strutturati, assurdi
b) Allucinazioni
c)  Eloquio e comportamento bizzarri, disorganizzati o rallentati, catatonici
(→ “sintomi positivi” → se prevalgono si parla di  schizofrenia di tipo I)
d)   Appiattiment o dell’affet tività,  inerzia  volitiva,  abulia  (→ “sintomi negativi” →se prevalgono si parla di  schizofrenia di tipo II)
e)  Lavoro e relazioni interpersonali assai compromessi dall’esordi o del
disturbo

-   In criminologia la fase più rilevante è quella dei sintomi positivi, in cui i pazienti mostrano maggiore propensione ad agiti aggressivi
-   L’omicidio commesso dallo schizofrenico è caratteristico per la rarità o
l’inesistenza di un complice
-   Nella fase negativa il paziente tende invece a commettere reati di poco conto
-   La natura cronica del disturbo porta spesso a deterioramento mentale
-   L’impunità è completamente esclusa in fase positiva, parzialmente esclusa in fase negativa


Disturbi Deliranti Cronici (Paranoia):

-   Disturbo che presenta (al contrario della schizofrenia) deliri ben strutturati, lucidi, non bizzarri
-   Il sintomo basilare è proprio quello del delirio
-   Il paziente ha fede incrollabile nelle proprie idee
-   Il DSM – IV – TR riconosce varie forme di paranoia:
a)  tipo erotomanico
b) di grandezza
c)  di gelosia
d) di persecuzione (paranoia propriamente detta)
e)  tipo somatico
f)  tipo misto
g) tipo non specificato
-   Il paziente paranoico, in preda ai propri deliri, può  commettere i crimini più vari, dalla calunnia all’omicidio

Disturbo Psicotico Condiviso (Folie à Deux):

-   Disturbo raro, più frequente tra le donne e nei soggetti con disabilità fisiche
che li rendono dipendenti da altre persone
-   Comporta un delirio che viene trasmesso da una persona ad un’altra, più debole e recettiva, nel contesto di una relazione stretta
-   Le persone coinvolte presentano caratteristiche del tutto simili



Disturbo Psicotico Breve (Psicosi Reattiva Breve):

-   Disturbo che comprende patologie mentali acute a comparsa improvvisa
-   Presenta disturbi, allucinazioni, disorganizzazione di pensiero e comportamento, confusione, disorientamento
-   Compare solitamente dopo un evidente stress fisico e/o psichico
-   Dopo l’iniziale fase acuta, tende a regredire in tempi brevi (più di un giorno, meno di un mese) fino al completo esaurimento
-   Durante la fase acuta si registrano spesso agiti aggressivi che possono essere rilevanti a livello criminologico
-   Un caso particolare è la  psicosi post – partum, che va diagnosticata il prima possibile per scongiurare eventuali tentativi di suicidio o infanticidio


Disturbi dell’Umore:
-   Disturbi della sfera timica che includono:
1)  Depressione Maggiore
2)  Disturbi Bipolari (Psicosi Maniaco –  Depressive)
-   Il disturbo bipolare presenta episodi alternati di depressione e maniacalità
-   L’episodio depressivo presenta tristezza, pena, angoscia, perdita di interesse
per ogni attività, inappetenza, anedonia, abulia, ritiro sociale
-   Nell’episodio maniacale il quadro clinico è esattamente opposto a quello depressivo: euforia, felicità, tachilalia, iperattività, insonnia totale
-   Gli episodi si alternano con polarità, periodicità e frequenza variabile
-   Tra un episodio e l’altro possono intercorrere anche periodi di normalità
-   Gli episodi depressivi hanno valore criminologico per la tendenza al raptus mealonicus (es: sterminio della propria famiglia e conseguente suicidio)
-   Ancor più interessante per la criminologia è l’episodio maniacale, che spesso
comporta la tendenza a condotte disinibite


DISTURBI DEL CONTROLLO DEGLI IMPULSI
-   Insieme di disturbi che implicano una irrefrenabile tendenza ad assecondare ogni impulso, senza capacità di resistervi
-   Il soggetto avverte una ingravescente tensione ed eccitazione prima di
compiere l’atto e una grande soddisfazione dopo che l’ha compiuto

Disturbo Esplosivo Intermittente:

-   Comprende saltuari, ma numerosi episodi di incapacità a resistere agli impulsi rabbiosi ed aggressivi
-   Spesso comporta gravi atti di violenza sulle persone o distruzione di proprietà
-   Il soggetto dopo l’atto si sente appagato, ma anche imbarazzato e dispiaciuto

Cleptomania:

-   Consiste in una spinta impellente a rubare oggetti, anche non necessari o facilmente acquistabili
-   Normalmente il soggetto, dopo il furto, getta via gli oggetti
-   Il furto non è motivato da rabbia, ritorsione, vendetta né è programmato o realizzato con complici

Piromania:

-   Tendenza irrefrenabile ad appiccare incendi in modo deliberato ed intenzionale
-   Il soggetto è attratto dal fuoco e da tutto ciò che lo riguarda: spesso si aggira
intorno alle caserme dei vigili del fuoco
-   Come il furto del cleptomane, l’incendio del piromane non è assolutamente motivato sentimenti negativi o da fini utilitaristici






DISTURBI DI PERSONALITA’

-   Insieme di disturbi che presentano caratteristiche disadattative persistenti ed inflessibili, marcatamente diverse dalle aspettative della cultura del soggetto
-   Si può riflettere in varie aree: cognitiva, affettiva, del funzionamento interpersonale e del controllo degli impulsi
-   Ne deriva un malessere generalizzato e un forte disadattamento sociale
-   Spesso il paziente affetto da disturbi di personalità presenta una storia difficoltosa, costellata da problemi familiari
-   I pazienti affetti da disturbi di personalità non vengono considerati malati di mente e la loro imputabilità deve essere accuratamente analizzata nell’ambito di ogni singolo caso

-   Il DSM – IV – TR classifica i disturbi di personalità in 3 cluster:

a)  Cluster A: Paranoide, Schizoide e Schizotipico
b)  Cluster B: Antisociale, Borderline, Istrionico e Narcisistico
c)  Cluster C: Evitante, Dipendente e Ossessivo –  Compulsivo

-   N.B.: spesso i pazienti mostrano una concomitanza di disturbi appartenenti a
cluster diversi

Disturbo Schizoide:

-   Gli individui affetti sono persone chiuse, fredde, emotivamente distaccate
-   Non hanno amici o confidenti, sono poco interessati alle esperienze sessuali
-   Sono insensibili alle critiche o alle lodi
-   Hanno grandi difficoltà ad inserirsi in ogni ambiente sociale
-   Di frequente commettono reati violenti (sessuali, rapina, omicidio, ecc) con estremo distacco e freddezza

Disturbo Paranoide:

-   Persone diffidenti, sospettose, che dubitano della correttezza e lealtà altrui, specialmente del partner
-   Rigidi, non tollerano rimproveri
-   Inclini a reagire con rabbia e violenza
-   Il disturbo paranoide non va confuso con la paranoia, che è un disturbo delirante cronico con precisi sintomi ideativi
-   Se il disturbo paranoide è associato a quello schizotipico, si viene a formare quella che una volta veniva detta  personalità fanatica
-   Tra gli affetti di disturbo paranoide si trovano spesso membri di movimenti terroristici, estremistici o appartenenti a sette criminose



Disturbo Schizotipico:

-   Persone stravaganti, bizzarre, piene di sospetti
-   Hanno credenze magiche e strane
-   Pensiero e linguaggio iperelaborati, metaforici, eccentrici
-   Scarso interesse sentimentale

Disturbo Borderline:

-   Di definizione molto complessa e controversa
-   Persone con spiccata instabilità e intensità nelle relazioni interpersonali
-   Alternazione di momenti di svalutazione ed idealizzazione dell’altro
-   Grande variabilità polare dell’umore nell’arco di poche ore
-   Forte impulsività
-   Spesso compiono gesti di automutilazione o tendono al suicidio
-   Forte tendenza ad abusare di alcool o droga

Disturbo Antisociale:

-   Il paziente non riconosce i diritti altrui e tende a violare costantemente le regole sociali
-   Tendenza alla disonestà e alla falsità
-   Grave deficit nel Super – Io
-   Nessun tipo di rimorso

Disturbo Istrionico:

-   Emotività eccessiva, continua ricerca di attenzioni
-   Sono persone che tendono alla drammatizzazione e alla teatralità
-   Spesso si comportano in modo sessualmente provocante
-   Tipici di questo disturbo sono la millanteria, la simulazione di reato, la
truffa e l’esercizio professionale abusivo

Disturbo Narcisistico:

-   Il paziente ha una grandiosa immagine di sé e ricerca in continuazione
conferme dall’ambiente a lui circostante
-   E’ assorbito da fantasie di successo, potere, bellezza e fascino
-   Si ritiene speciale
-   Tende ad approfittare del prossimo
-   Manca di empatia
-   E’ presuntuoso, arrogante, invidioso e crede di essere lui stesso invidiato
-   Spesso è intelligente e di buona estrazione sociale → non è raro trovarlo tra i
criminali dal colletto bianco



ALTRE FORME PSICHIATRICHE DI RILEVANZA CRIMINOLOGICA

Ritardo mentale:

-   Funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media
-   Esordisce nell’infanzia o comunque entro i 18 anni
-   Comporta spesso disadattamento sociale, anomalie comportamentali, impulsività, irrazionalità e disinibizione sessuale

Demenza:

-   Deterioramento del funzionamento intellettivo in età adulta
-   Vengono lese la memoria, l’attenzione, le funzioni logiche, prassiche, di
riconoscimento, di critica e di programmazione
-   Spesso comporta disinibizione sessuale
-   Ha scarso interesse criminologico (al massimo reati sessuali minori, quali esibizionismo o molestie)




PARAFILIE:

-   Tipo di  disturbo  del  comportamento  sessuale  e  dell’ identità  di  genere
-   Sono quelle che una volta si indicava impropriamente come  perversioni
-   Spesso l’attività parafilica è coatta ed impulsiva: i soggetti non riescono a frenare gli impulsi

    Fanno parte delle parafilie:

a)  Esibizionismo
b) Feticismo
c)  Pedofilia
d) Voyerismo
e)  Masochismo
f)  Sadismo sessuale
g) Froutterismo

    In ambito criminologico hanno grande importanza per ciò che concerne i reati sessuali





Reazioni abnormi:

-   Reazioni anomale e sproporzionate ad esperienze psicotraumatizzanti
-   A volte la reazione può svilupparsi in una vera e propria psicosi temporanea
(v.  Psicosi Reattive Brevi)

Epilessia:

-   Scarica brusca, simultanea ed acuta di un ampio gruppo di neuroni
-   Il soggetto può essere portato a compiere azioni estranee al comportamento abituale e al suo pensiero
-   Importanza criminologica ha l’epilessia temporale, poiché colpisce una zona
(lobo temporale) importante per l’integrazione fra coscienza ed emozione











































































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